2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non voglio consigliare un libro specifico ma penso a due tematiche oggi attuali. La famiglia e l'integrazione sociale. A mio avviso questi sono due temi che meriterebbero profonde riflessioni ed approfondimenti da parte degli adolescenti. Quindi libri che parlano della famiglia, del rapporto genitori-figli, libri che parlano dell'uomo e dell'esistenza di etnie diverse. L'uguaglianza tra persone di mondi diversi e soprattutto la tolleranza.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Una cosa molto triste. L'esperienza della lettura è molto legata a fattori anche fisici. Tenere in mano un libro, sfogliare le sue pagine, prendere appunti, rappresenta un'esperienza impagabile per un lettore. L'e-book è tecnologia, è velocità è fruibilità, non è passione e coinvolgimento.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La mia esperienza è quella di un aziendalista, un consulente marketing che lavora per migliorare le performance delle aziende. Per me la scrittura è la logica conseguenza del lavoro che svolgo, per cui è un amore ponderato.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La presa di coscienza che il settore fitness è un mondo rimasto indietro almeno di 20 anni da quelli che sono i nuovi modelli di business per fare business; la consapevolezza di poter aiutare queste strutture a migliorare i propri risultati; la voglia di condividere le mie esperienze di successo e cercare di offrirle nel modo meno oneroso possibile, per delle strutture che molto spesso non hanno i budget per permettersi un consulente marketing.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il successo non è una cosa che viene per caso. Bisogna applicarsi con dedizione, lasciare da parte ogni tipo di presunzione ed avere l'umiltà di imparare ed applicare con pazienza. Esistono in Italia tante strutture del settore fitness/wellness che hanno raggiunto risultati eccellenti, se lo hanno fatto loro, lo può fare chiunque.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È diventata una necessità interiore. Il sapere va trasferito non occultato. Per me, la cosa più bella, è sapere che qualcuno ha migliorato degli aspetti della propria vita o del proprio lavoro applicando dei miei consigli.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sicuramente la forte passione che mi lega al mondo dello sport e la volontà di dedicare questo libro a delle persone per me speciali, alcune di loro che non sono più in vita.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Non tanto durante la stesura. Invece, una volta terminato, mi sono reso conto che andava perfezionato. Ho impiegato quasi più tempo a perfezionarlo che a scriverlo.
10. Il suo autore del passato preferito?
Parlo di libri tecnici, cioè di marketing. Per me il migliore resta Kotler anche nella nuova versione di "Marketing management". Kotler ha 84 anni ed attualmente è sempre il guru del marketing a livello mondiale, per cui non direi autore del passato.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ritengo che gli audiolibri possano essere un valido aiuto per molte persone affette da particolari handicap visivi o motori.